STORIA DI UNA POESIA RIBELLE

Sono un uomo libero e voi siete niente !

Sii fiera madre/ di tuo figlio che non si è piegato alla dittatura,/
e padre, tu, dai cieli, /
proteggi i miei pensieri, /
i miei passi / e dammi forza ad avanzare, / buttare giù i muri/ e non piegare la mia dignità, /
ma rimanere a testa alta / per guardare in faccia i dittatori,/
e gridare fino a spaccarmi il cuore, /
io sono un uomo libero,/
e voi siete nienteeee !!!

Io vado, madre,/ invado le strade,/
a petto nudo,/ l’amore tuo mi fa da scudo, /
senza paura ,/ affronto la sporca dittatura,/
i miei diritti, /
sono spariti in questa notte nera,/
bruciati sull’altare dei corrotti,/
s’oscura il cielo,/
e quanto sia Dio vero, /
io non mollerò. /

Sui libri hanno scritto la storia bugiarda, /
La sorte beffarda dei vinti, /
Guarda i fanciulli che muoiono,/ scompaiono sorrisi ,/
i visi sono imprigionati in museruole,/
le scuole son’ deserte, /un angelo giace inerte
sulla soglia/ le chiese hanno proibito il credo,/coalizzate con i dittatori/
e vedo in giro/ uomini persi
di fede, /
d’amore,/
privati di onore. /

Nel sangue scorre il veleno/ c’hanno spacciato per vita eterna,/dal seno delle madri non scorre il nutrimento,/
ma odio,/
futuro incerto, /
al posto d’acqua santa sulla fronte,/ battezzano i neonati con le mascherine,/ con le proteine spike nei biberon,/
per far di loro servi obbedienti in eterno./ drogati di servilismo/di masochismo/ di totalitarismo./

Guardami, /
tu che cammini al mio fianco, /
non sono ubriaco, /sono incazzato e
affamato di sacra libertà, /
come te,
come lui,
come lei,
come quella marmochietta /
che tiene il passo a fatica,/
supera con noi la barriera dei infami,/
e avvolta nella bandiera/ rivendica la sua patria/ con voce innocente./

Sii fiera madre/
di tuo figlio che non si è piegato alla dittatura/
e grida fino a spaccarsi il cuore/ Sono un uomo libero,
/ e voi siete nienteeee!!!!

(ANONIMO)